Los Angeles vista da me.

Ventura

California

 The City of Buenaventura, meglio conosciuta come Ventura è una cittadina localizzata lungo la costa della California, a nord ovest di Los Angeles. Ventura County, è una provincia che oltre al capoluogo, comprende altre quindici cittadine, che in ordine alfabetico sono: Camarillo, Fillmore, Moorpark, Newbury Park, Oak Park, Oak View, Ojaj, Oxnard, Piru, Port Hueneme, Santa Paula, Simi Valley, Somis, Thousand Oaks, Westlake. La città di Ventura, si estende per circa 86 km quadrati, si pensa che prima dello sbarco degli Europei, fosse soprattutto abitata dagli Chumash, una tribù che gode ancora di una buona presenza sul territorio, con vari musei indiani disseminati in tutta la contea. La zona viene chiamata anche Golden Coast, vista la massiccia presenza di oro in passato, che ha fatto sì che per centinaia di anni la zona fosse popolata soprattutto dai ricercatori. Il clima è di tipo mediterraneo, con le correnti oceaniche che tendono a raffreddare l'area, e la presenza saltuaria del caldo Sant'Ana che tende ad alzare la temperatura, oltre a flagellare spesso l'area con incendi devastanti. Oggi Ventura, pur non essendo altrettanto famosa quanto le vicine Malibù e Santa Monica, offre in realtà attrazioni turistiche imperdibili, legate soprattutto al territorio. Il Marina Park per esempio è da non perdere, soprattutto durante il tramonto che regala uno spettacolo a dir poco incantevole. Altrettanto piacevole è la passeggiata sul lungomare che dal Marina Park si estende costeggiando la zona centrale di Ventura. In quell'area l'oceano è particolarmente vivace, attrazione irresistibile per i surfisti. La bellezza della passeggiata è comunque costituita anche dalla vegetazione formata in linea di massima da palme, e dal piccolo parco naturale per uccelli di vari tipi come gli aironi e i pellicani. Altro luogo stupendo è il Grant Park, situato sul versante opposto della città, in cima alla Collina della Croce, dalla quale si gode di una vista mozzafiato su tutta l'area e sul Pacifico. In Ventura Downtown invece si trova la Main Street, cioè la strada centrale chiusa al traffico e trasformata in una godibilissima zona pedonale, popolata di negozi di tutti i tipi, gallerie d'arte, artigianato locale e soprattutto moltissimi ottimi ristoranti di tutti i tipi. Di sera, le varie illuminazioni associate ai tantissimi affollati locali, e alle mostre degli artisti, rendono la cittadina frizzante, vivace, ideale per una piacevole passeggiata. Da visitare sono anche il Palazzo Comunale, e la Mission Church. In Ventura si trova anche un grande polo ospedaliero, tra i più all'avanguardia e attrezzati di tutta la California. Per quanto riguarda la criminalità, Ventura in se è abbastanza tranquilla, ma non si può dire altrettanto della vicina Oxnard, che risulta essere uno dei luoghi più pericolosi di tutta la California per l'alto tasso di criminalità. A parte questo, sicuramente in Ventura il tasso è più elevato rispetto ad altre cittadine della contea, tipo Thousand Oaks per esempio, ma bisogna tener presente che Ventura è una città più grande, più popolata e variegata dal punto di vista sociale. La presenza dei senzatetto purtroppo è aumentata nel periodo del Covid, soprattutto nelle aree considerate ghetto già da prima della pandemia, e la sensazione è che Ventura sia meno ricca rispetto ad altre aree della contea. Nel complesso comunque si tratta di una cittadina sicura. Dal punto di vista strettamente culinario, come ho già specificato, Ventura ospita diversi buoni ristoranti, ma non bisognerebbe lasciarsi scappare una cenetta o un pranzo di pesce al ristorante situato sul Pier, che peserà sicuramente sul vostro portafoglio, ma ne varrà davvero la pena.

Ojai

California.

 Oggi vi parlo di una delle mie località preferite in Ventura County, la cittadina Ojai. Piccola città della contea di Ventura, Ojai conta meno di ottomila abitanti, è situata a nord ovest di Los Angeles, nella Topa Topa Mountains Valley. La cittadina ha un centro molto simile a un villaggio, adornata da almeno un paio di parchi molto grandi, ospita gallerie d'arte e negozi New Age, nonché molti ristoranti di cucina locale, che non fanno parte delle grandi catene Americane. Questo è un aspetto che la caratterizza molto. Un'altra caratteristica molto famosa di Ojai ha motivi più naturali; essendo localizzata in una delle poche valli a est - ovest del mondo, le sue prime albe sono molto luminose mentre i tramonti tardivi, creano il famoso Pink Moment (momento rosa), dipingendo le cime circostanti di un rosa molto intenso creando un paesaggio molto suggestivo.

Ojai è anche molto conosciuta per essere un luogo di "profonda spiritualità", cosa che si "annusa" quasi immediatamente quando si scende dall'auto. A parte la quantità di Chiese Cristiane di varie fazioni, e i vari siti di Culto di diverse Religioni, la località in genere sembra avvolta da un'aria spirituale, che si concretizza attraverso a percorsi incantevoli tra le montagne e le colline, in una natura selvaggia e incontaminata in cui davvero si respira qualcosa di Divino. Molta gente in genere, parte da Los Angeles per raggiungere Ojai per passare anche solo una giornata in "ritiro" spirituale di gruppo, o anche singolarmente, dal potere altamente "rigenerante". Nonostante il traffico lungo la via principale sia piuttosto attivo, la cittadina si mantiene piuttosto silenziosa nelle vie laterali.

Un po' come tutte le località di Ventura County, Ojai è dotata di diversi parchi più o meno selvaggi o curati. Il tasso di criminalità è decisamente basso, le scuole pubbliche sono di ottimo livello rendendola quindi ideale per le famiglie con bambini. Come dicevo in apertura, le attività commerciali locali sono incentivate da diverse agevolazioni di tipo economico, al fine di farle emergere rispetto a tutte le attività di catena. Lo scopo  è  proprio quello di dare un tono caratteristico alla cittadina, per differenziarla dal contesto Americano. Questo comunque non significa che a Ojai non si trovi uno Starbucks o un supermercato di catena tipo Vons.

Un altro motivo per cui Ojai è piuttosto conosciuta, è il fatto che sia sede del famoso Ojai Music Festival. Si tratta proprio di un Festival annuale di musica classica, la cui sede principale è il Libbey Bowl, un ambiente all'aperto vicino al centro. Per quattro giorni, nel mese di Giugno, (le date precise variano di anno in anno), il festival presenta musica, programmi educativi che enfatizzano la musica avventurosa, eclettica e stimolante a opera di compositori contemporanei, ma non solo; un altro obiettivo del Festival è quello di scoprire o riscoprire opere rare o poco conosciute di maestri del passato.

Un'altra attrazione di Ojai è indubbiamente costituita dalla famosa Bart's Book, una libreria all'aperto dove si possono acquistare libri nuovi o usati, in cui si può soggiornare anche per una giornata intera sedendosi in una delle comode poltrone localizzate nei punti strategici, immergendosi nella lettura di un libro scelto tra una miriade di scaffali pieni zeppi di opere di ogni tipologia e stile. All'interno dell'unica stanza completamente chiusa della libreria, vengono conservati libri antichi per collezionisti, messi in vendita a tremila dollari o più.

Ci sarebbero altre cose da dire su Ojai, ma credo di potermi fermare qui. Se siete particolarmente amanti dei luoghi tranquilli, caratteristici, che si differenziano dalle famose e affollate località turistiche della California, direi che Ojai è il posto che fa per voi, e meriterebbe almeno una visita.

Luca.

                     Thousand Oaks

                                                                        California


Non posso non dedicare almeno un capitolo alla città che ci sta ospitando da ormai più di due anni, e che col tempo stiamo scoprendo, amando e apprezzando sempre di più.

Thousand Oaks si trova nel cuore della Conejo Valley, situata nella zona a nord ovest di Los Angeles, fa parte però della contea di Ventura, e conta circa 128.000 abitanti. Il comune di Thousand Oaks è composto, oltre che dal capoluogo, anche da una parte di Westlake, e Newbury Park. Tanti sono gli aspetti positivi della vita a Thousand Oaks, che vedrò di elencare di seguito, cercando di essere il più esaustivo possibile. Ma ci sono anche alcuni aspetti negativi che non posso tralasciare, per amor di verità.

Il paesaggio: paesaggisticamente parlando, Thousand Oaks è un paradiso. Nel mezzo delle colline della Conejo Valley, e circondata dalle Santa Monica Mountains, TO offre paesaggi mozzafiato, con cambiamenti dalle zone tendenzialmente desertiche, ai boschi verdi. La zona conta un numero infinito di parchi di tutti i tipi e in tutte le salse. Ti piace camminare? Ti piace girare in mountain bike? Bene, qui ci sono centinaia e centinaia di chilometri di sentieri, percorsi che portano in luoghi solitari, incantevoli. Uno tra i tanti, il Wildwood Park, da cui partono vari sentieri che portano alle Paradise Falls, alla Lizard Rock, alla grotta indiana e a varie riserve indiane. Si cammina lungo un paesaggio quasi desertico ai piedi del possente Monte Clef. I sentieri sono tendenzialmente tranquilli, ma bisogna fare attenzione perché ci si può trovare improvvisamente, senza quasi rendersene conto, ad affrontare rampe molto ripide con strapiombi da vertigini, senza protezioni, col terriccio tendenzialmente scivoloso. Anche qui come sulle Dolomiti Italiane, pur nella diversità di paesaggio, vige la stessa regola: mai sottovalutare la montagna. Poi c'è il famoso Santa Monica Park, che attraverso a una fitta rete di interminabili sentieri, si inoltra tra le Santa Monica Mountains giungendo in diversi punti panoramici verso l'oceano, assolutamente indescrivibili. Il Point Mogu è un lungo tragitto di sentieri che si intrecciano e ti portano, dopo diverse ore di cammino, in riva all'oceano. Ti piacciono i parchi verdi, tranquilli, in cui fare un barbecue con la famiglia e gli amici? Quei luoghi in cui poi i ragazzi giocano a calcio o a pallavolo? Potresti trovarti nella condizione di doverne scegliere uno tra un centinaio circa. I parchi per famiglie qui sono tantissimi, tutti molto verdi, curatissimi. C'è una cura per il verde e un rispetto per la natura qui che non ho mai trovato in nessun altro luogo. CI sono centinaia di Ranch che in determinati giorni della settimana sono aperti al pubblico, in cui si possono comprare ortaggi, miele e altri prodotti alimentari della zona, che spesso ospitano gite scolastiche a scopo didattico. La maggior parte di essi offre la possibilità di praticare equitazione, nella bellezza delle montagne, circondati da cavalli, mucche, bisonti, accompagnati dai classici Cow Boy con tanto di cappellaccio e stivaloni. Andare per una passeggiata solitaria appena fuori dalle porte di casa, e inoltrarmi per le strade e i sentieri che portano in cima alle colline, è forse il mio hobby preferito. Ci sono dei punti panoramici che hanno il potere di rapirti e farti perdere la cognizione del tempo. E' la stessa estasi che mi facevano provare certe zone del Montello Trevigiano, o alcuni sentieri Dolomitici; luoghi di pace e raccoglimento che ti fanno scoprire la Natura come la migliore delle Cattedrali, in cui puoi sentir vibrare nel tuo cuore la voce del Creatore.

Gli animali: A Thousand Oaks, wild life e civiltà moderna e industrializzata si incontrano e convivono pacificamente Dopo essere tornato a casa dal lavoro, la sera tardi, dopo una bella doccia e mentre ti metti sotto le coperte, capita spesso di sentire l'urlo del Coyote, di cui la zona è piuttosto popolata. E' piuttosto frequente incontrarne qualcuno verso l'imbrunire, o al mattino presto. La Conejo Valley è poi famosa per i conigli selvatici che scorazzano liberi sui boschi e sulle colline. Ma se a qualcuno di voi dovesse balenare l'idea di ammazzarne uno per una bella cena con gli amici, sappia che oltre a una salatissima multa di migliaia di dollari, rischia fino a un anno di reclusione. A parte questi animali, tutta la Conejo Valley è deliziosamente popolata da scoiattoli, opossum, procioni, leoni di montagna, gatti selvatici, puma, colibrì, aquile, falchi, puzzole, uccelli a me totalmente sconosciuti, serpenti a sonagli, e, con sommo dispiacere per un aracnofobico quale sono io, ragni di vari tipi e dimensioni, tarantole comprese.

Il traffico; Il traffico a Thousand Oaks è piuttosto attivo, ma nel complesso scorrevole e tranquillo. Raramente si creano code, causate in genere dai semafori e soprattutto nelle ore di punta.  C'è un certo via vai durante il giorno, e questo rende la cittadina un po' "frizzante", vivace, dinamica, tuttavia assolutamente vivibile. E comunque è niente, se paragonato al traffico di Los Angeles.

La posizione; questo è sicuramente uno dei punti a favore di Thousand Oaks. Lontana dalla frenesia della città, in realtà Los Angeles Downtown è raggiungibile in meno di un'ora, traffico permettendo.  In meno di venti minuti si raggiungono le spiagge di Ventura, in mezz'ora Santa Monica, Malibù. Thousand Oaks, insomma, gode del vantaggio della piccola cittadina di periferia, dalla quale però in poco tempo si raggiunge tutto.

L'ordine; da questo punto di vista Thousand Oaks mi ricorda Treviso. Le strade sono tenute bene, tutto è pulito e ordinato, non si vede spazzatura lasciata in giro, non c'è il degrado che si incontra in alcune zone  di Los Angeles.

Negozi e ristoranti; a TO ci sono tanti negozi di vario tipo: dai supermercati all'abbigliamento, dai negozi di musica alle palestre e piscine. C'è Burlington per esempio, in cui si possono acquistare vestiti di marca a buon prezzo. C'è il centro commerciale all'aperto Janss, ma soprattutto il The Oaks, un centro davvero molto carino, tenuto benissimo, arredato con molto gusto. Negozi di tutti i tipi in cui si può trovare di tutto, l'immancabile Starbucks, da cui si può prendere un drink da sorseggiare seduto sui punti di ristoro arredati da comode poltrone, scambiando quattro chiacchiere con qualcuno. Un altro punto forte a Thousand Oaks, è sicuramente costituito dai ristoranti di tutti i tipi e per tutti i gusti, e quasi tutti di ottimo livello. Cinesi, Messicani, Indiani, Italiani. Due su tutti: il Bandit's, dove puoi mangiare dell'ottima carne grigliata accompagnata dalle squisite sweet fried potatoes e da un buon vino, e il Tarantula Hill, dove oltre a carne e sandwiches, alette di pollo e pizza, si può gustare dell'ottima birra artigianale fatta in casa. Ci sono poi diversi locali con cucina vegetariana o vegana, e vari luoghi con particolare attenzione verso la cucina più salutare.

Lo stile di vita a Thousand Oaks è tendenzialmente molto tranquillo, sicuramente  meno frenetico che a Los Angeles. La bellezza del luogo invita a vivere molto all'aperto, ed è quello che gran parte della popolazione fa di giorno. È bellissimo verso sera, andare in uno dei parchi dotati di campi sportivi, e assistere agli allenamenti dei bambini nelle varie discipline sportive. Gli sport vanno alla grande a TO, dalla corsa al nuoto, dal Football Americano al Baseball, dal Cicling al Tennis, e una lunga lista di sport sconosciuti in Italia. Il golf  va forte soprattutto tra gli uomini di mezza età; qui si trovano tantissimi campi da golf molto estesi e curati alla perfezione. Nei parchi  ogni giorno, gruppi di famiglie si ritrovano per pranzare o cenare insieme all'aperto, così come tantissimi gruppi di Yoga o Training autogeno che si ritrovano  per praticarli all'aperto. Passeggiare per TO è  rilassante e si incontrano  persone che corrono o camminano che ti salutano sempre col sorriso. Altro aspetto particolare qui, è che quasi tutti hanno un animale domestico, soprattutto i cani vanno per la maggiore, quindi è frequentissimo incontrare gente che porta a spasso il cane, che magari ti ferma e con cui puoi scambiare due parole. TO è una cittadina molto viva di giorno Non mancano i teatri, le varie scuole d'arte, recitazione, musica per ogni età. Nei fine settimana ci sono spesso eventi sportivi, musica dal vivo all'aperto, spettacoli teatrali, mentre alla Barnes and Noble organizzano spesso incontri con scrittori o personaggi di vario tipo, così come attività di tipo artistico e letterario.

Il clima;  è indubbiamente un altro dei punti a favore di TO. E' tendenzialmente secco, ma le correnti provenienti dal vicino oceano fanno sì che le estati non siano mai troppo calde, così come il muro di montagne che ripara in parte dalle fredde correnti oceaniche, genera inverni non troppo freddi. Di giorno in estate al sole ci si cucina, ma il fatto che manchi l'umidità fa sì che all'ombra si stia benissimo. Il tempo è tendenzialmente soleggiato per gran parte dell'anno, con i giorni piovosi che sono circa quindici, distribuiti tra metà novembre e fine aprile. 

La comunità; qui c'è tanto da dire. La comunità a TO è tranquilla e accogliente, seppur riservata e diffidente nei primi tempi. La popolazione qui è variegata tra Americani e Ispanici, molti Sudamericani, c'è una marcata presenza di Asiatici, pochi Africani, pochi Europei, pochissimi Italiani. La cosa che mi colpisce qui, è l'attenzione verso gli immigrati, che ricevono diversi aiuti . C'è anche molta attenzione nei confronti dei senzatetto, che non sono tantissimi, sicuramente in quantità di molto inferiore a Los Angeles o altre zone, ma ci sono e in genere sono molto seguiti dalle istituzioni sociali. TO fa parte di Ventura Country, che è indubbiamente una delle zone più aperte dal punto di vista sociale, oltre al fatto che moltissimi medici e istituti sanitari aderiscono al Medical, ovvero un benefit che garantisce assistenza sanitaria a costo zero a tutte le persone con un reddito inferiore a una certa soglia. Ci sono le scuole per adulti che forniscono i corsi ESL (English as Second Language) totalmente gratuiti agli immigrati, comunque in generale c'è molta apertura verso le classi sociali meno abbienti, e questo è sicuramente un altro aspetto che fa onore alla comunità. C'è un fortissimo senso di solidarietà tra la popolazione, che quando si tratta di aiutarsi a vicenda o soccorrere qualcuno, tende a muoversi in massa senza guardare in faccia a razza, sesso, religione o nazionalità.

Fede e religiosità; Chiese di tutti i tipi, Sinagoghe e Moschee sono presenti in quantità massiccia, e tutte le varie fazioni religiose tendono a convivere pacificamente. Ci sono Chiese che non sapevo neanche che esistessero. La cosa poi che mi ha colpito molto, è  che ogni mese c'è un incontro tra i vari esponenti delle Chiese anche di religioni diverse, in cui  vengono pianificati gli aiuti per i senzatetto o comunque le persone che vivono momenti di particolare difficoltà. C'è insomma la tendenza a muoversi tutti verso la stessa direzione, pur nel rispetto delle diversità. Se siete persone religiose, sappiate che qui è quasi impossibile non trovare spazio, e anzi, il rischio è quello di perdersi tra le opportunità.

Sicurezza; Thousand Oaks è una cittadina  sicura, con un tasso di criminalità  prossimo allo zero, molto al di sotto della media nazionale. I furti nelle abitazioni e nei veicoli sono pressochè  inesistenti, la gente qui dorme con le finestre aperte, e puoi lasciare la tua macchina aperta con la tua borsa all'interno che sei sicuro che al tuo ritorno troverai ogni cosa al proprio posto.  La massiccia presenza della polizia inoltre contribuisce non poco a garantire l'ordine e la sicurezza. Ma... purtroppo, nel novembre 2018, Thousand Oaks ha perso il suo primato a causa di una sanguinosa sparatoria al Borderline, un locale in cui si stava svolgendo una festa universitaria. Un ex marine con evidenti problemi psichiatrici, reduce dalla guerra in Afghanistan, è entrato nel locale che contava circa 120 persone aprendo il fuoco. In tutto sono morte 13 persone, tra le quali l'aggressore e un poliziotto; questa sparatoria è classificata undicesima nella storia dell'America per numero di vittime. Questo terribile episodio ha letteralmente sconvolto la comunità, che mai e poi mai si sarebbe aspettata una cosa simile, e  ha colto tutti impreparati. La sensazione è davvero che questo fatto costituisca anche oggi una ferita molto profonda contro cui la cittadina sta ancora lottando, forse più difficile da digerire del maxi incendio che, tre ore dopo la sparatoria, ha costretto i cittadini a un'evacuazione di massa. In ogni caso Thousand Oaks è una località sicura, in cui puoi tranquillamente camminare sia di giorno che di notte, stando però attenti in quest'ultimo caso a non essere aggrediti da qualche Coyote o animale selvatico, cosa che non è praticamente mai successa nella storia della città, ma non si sa mai.

Gli incendi; e qui tocchiamo un argomento spinoso; il clima piuttosto secco che raggiunge l' apice tra metà e fine ottobre, associato al Sant'Ana, un fortissimo vento caldo e malefico che soffia dal Canada, costituiscono una ricetta micidiale che fa nascere incendi spaventosi che costringono spesso a evacuazioni di massa. Da quando siamo qui ne abbiamo visti un paio, uno dei due piuttosto grosso che ci ha costretti ad evacuare con la casa di riposo dove lavoriamo. Non è stato simpatico, proprio per niente.

I terremoti; si sa che la California, tra esperti che confermano, e altri che smentiscono, è in attesa del famoso Big One. Un terremoto che, secondo la leggenda potrebbe essere tanto potente da staccare la California dal resto dell' America rendendola un'isola. Ora, che sia vero o no, una cosa è certa: tutta la California è soggetta a terremoti. Thousand Oaks non è attraversata da faglie, ed è basata su un terreno solido, roccioso, per questo gli esperti la considerano a rischio sismico lievemente ridotto rispetto ad altre zone. Tuttavia, se ci pensiamo bene, neanche Amatrice in Italia era considerata zona sismica. Inoltre, se non c'è una faglia a Thousand Oaks, ce n'è una a Simi Valley piuttosto attiva, collegata peraltro alla faglia di Sant'Andrea. Dubito quindi che se quest'ultima dovesse muoversi, a Thousand Oaks non si sentirebbe nulla. Ma incrociamo le dita, e speriamo bene.

Il costo della vita è piuttosto alto, come del resto in tutta la California. Gli affitti sono tanto alti da sfiorare l'assurdità. Tendenzialmente il costo per fare la spesa e vivere è piuttosto alto, ma bisogna aggiungere che è anche proporzionale ai salari, e che comunque questa zona è sicuramente meno cara di altre, tipo Hollywood, Beverly Hills o la Downtown.

Mancanza di vita notturna; qua si vive alla grande di giorno, ma si dorme di notte. Per un cinquantenne come me può anche andar bene, ma sicuramente non per i ventenni che qui, in questa zona, trovano davvero poco per non dire niente. Il Borderline, prima di essere teatro di quella maledetta sparatoria era l'unico locale per giovani a tenere aperto di notte, adesso è chiuso e non c'è davvero più nulla. Ecco che i giovani sono costretti a spostarsi a Santa Monica, o Santa Barbara, oppure verso Los Angeles. Per carità non sono distantissime, ma se ci fosse qualcosa per i giovani la zona sarebbe sicuramente più interessante. In genere ristoranti e locali vari chiudono verso tra le 9 e le 10 di sera, solo qualcuno tiene aperto fino a notte fonda . 

Concludendo, Thousand Oaks è il posto ideale per coppie giovani e per famiglie con figli piccoli. Per i bambini e i ragazzi delle scuole medie c'è davvero di tutto, parecchie attività ci sono anche per i giovani delle High Shools, ma per i ventenni c'è davvero poco, e sicuramente questo sarebbe un aspetto su cui lavorare. In ogni caso, per quel che mi riguarda, Thousand Oaks rimane uno dei luoghi migliori del sud della California, e adesso come adesso, non ci sposteremmo da qui neanche a cannonate!

                                                                       Luca.

La mia Los Angeles: Glendale.


Rimaniamo nell'entroterra per parlare di Glendale, uno dei sobborghi più importanti dell'area di Los Angeles. È situato nell'estremità orientale delle Fernando Valley conta circa 190.000 abitanti e confina con Burbank, Pasadena, Tujunga, Eagle Rock e Glassel Park. È toccato dalle principali autostrade per cui si tratta di un luogo relativamente facile da raggiungere in auto, compatibilmente con il traffico che nelle principali strade di LA è sempre molto intenso. Nonostante quest'ultimo aspetto, Glendale è comunque una cittadina molto tranquilla e ordinata, il traffico di auto nel centro abitato si mantiene basso. comunque non ne altera minimamente la vivibilità.

Di tutta la Fernando Valley, dobbiamo dire che Glendale è il luogo che ci è piaciuto di più, ne siamo stati conquistati subito, al punto di farne una possibile seconda meta in cui vivere. Il centro pedonale è davvero curatissimo e oltre alla bellissima piazza centrale che ospita una spettacolare fontana con tanto di statua in (finto) oro e piscina con zampilli vari, si trova il The American brand, un enorme centro commerciale.

Nel centro di Glendale si respira un'aria tendenzialmente britannica, in qualche punto sembra di essere a Londra, si avverte già la sensazione di essere ormai in città, vista la vicinanza a Los Angeles Downtown, ma anche a Hollywood, Griffith Park e a tutte le maggiori attrazioni turistiche.

Molto bella anche l'accogliente libreria Barnes & Noble situata nella zona pedonale della piazza centrale, che si articola su tre piani molto vasti, un vero e proprio paradiso per gli appassionati di lettura, in cui si corre il rischio di passarci una giornata intera in "ritiro letterario".

Il tasso di criminalità a Glendale è molto basso, al punto di farne uno dei luoghi più sicuri della zona, così come i prezzi delle case e gli affitti; pur mantenendosi alti, sono comunque più abbordabili di tante altre zone come i vicini Burbank, Pasadena e Beverly Hills.

Il clima, come per tutta la Fernando Valley, è piuttosto caldo e secco, molto poco piovoso. Le estati sono particolarmente calde data anche la distanza dall'oceano che rende la zona poco raggiungibile dalle correnti fredde.

La mia Los Angeles: Pasadena

di Luca Favaro.

Dalle spiagge ci spostiamo nell'entroterra avvicinandoci a Los Angeles Dowtown. Indubbiamente una delle aree più note è Pasadena, soprattutto perché il suo territorio ospita il complesso del Jet Propulsion Laboratory della Nasa e il Rose Bowl, unico stadio al mondo in cui si sono giocate le finali del torneo olimpico di calcio, sia maschile che femminile. Pasadena conta poco meno di 140.000 abitanti, ripartiti in varie etnie: europei, asiatici, afroamericani, oceanici, mentre una minima parte è costituita dai nativi americani. La più prestigiosa istituzione culturale della città è costituita dal Norton Simon Museum e dall'istituto di tecnologia e ingegneria Caltech. Il Pasadena Museum of History è il museo dedicato all'arte e alla storia classica della città. Pasadena è un luogo relativamente tranquillo; il tasso di criminalità è medio-basso, anche se ci sono luoghi della contea di Los Angeles sicuramente più sicuri, Pasadena rimane comunque un luogo residenziale quotato, i prezzi degli affitti non sono per niente economici, la cittadina è nel complesso molto ordinata, c'è parecchio verde, anche se si nota che, rispetto a luoghi tipo Tarzana o Calabasas, ci si avvicina di più alla Dowtown. Al primo impatto Pasadena non ci aveva particolarmente impressionati. Passeggiando lungo le vie del centro ci siamo imbattuti in diversi senzatetto, e abbiamo incrociato anche diverse persone dallo sguardo piuttosto truce. La sensazione primaria è stata quella di trovarsi di fronte a una popolazione non particolarmente accogliente, non particolarmente felice del proprio tenore di vita né tanto meno cordiale con gli stranieri. Avevamo apprezzato molto il parco centrale non enorme ma molto accogliente e popolatissimo di scoiattoli. Per il resto la cittadina sembrava non discostarsi molto dalle tante località della San Gabriel valley, questo finché non ci siamo imbattuti nel municipio, e lì abbiamo capito che se la località è così tanto rinomata c'è un suo perché. La struttura è evidentemente di stampo europeo; sembra di trovarsi di fronte a un monumento di Roma o Vienna, i locali all'interno sono enormi e curatissimi, così come siamo stati particolarmente colpiti dalle due statue enormi raffiguranti i volti dei due atleti Jackie e Marc Robinson posti all'esterno. Molto curati e ordinati anche i giardini interni con tanto di fontane zampillanti e vasche colme d'acqua dal fondale cristallino da quanto pulito. 

E poi, non posso non dirlo: a Pasadena ho mangiato la miglior Chicken Caesar Salad della mia vita!

Il clima a Pasadena è piuttosto caldo e secco. I sentieri non asfaltati sono sabbiosi e polverosi come quelli desertici. Indubbiamente Pasadena ha diverse caratteristiche piuttosto originali che la rendono particolarmente affascinante.

La mia Los Angeles: Santa Monica

di Luca Favaro

Di tutta la zona di Los Angeles, Santa Monica è indubbiamente uno dei luoghi migliori. Confinante a sud con Venice Beach e a nord con Malibù, Santa Monica è in realtà una perla, che a mio avviso surclassa di non poco le località vicine per vari motivi; sia per la bellissima spiaggia, lunga circa 6 chilometri, sia per le attrazioni turistiche ideali per le famiglie, sia per la bellezza del paese che conta circa 90.000 abitanti, e risulta curatissimo e tenuto in modo impeccabile ed elegante.

Il nome di Santa Monica in passato era Kecheek, e si trattava di un villaggio dei nativi Tongva, prima di trasformarsi in una stazione commerciale spagnola ed entrare nella giurisdizione statunitense nel 1848, frutto della guerra Messico-America. Non mi dilungherò ulteriormente nella storia di questa cittadina davvero affascinante che offre moltissimo a tutti: turisti in cerca di divertimento sia di giorno che di notte, e anche abitanti, sia giovani che anziani nonché famiglie con bambini. L'attrazione turistica principale di Santa Monica è indubbiamente il Santa Monica Pier, costruito nel 1909. Il molo dotato di un vero e proprio luna park su cui spicca una bellissima ruota panoramica. La spiaggia è molto estesa, attraversata da diverse piste ciclabili che ospitano corridori, ciclisti, ragazzini coi pattini e tutti coloro che desiderano una piacevole passeggiata che raggiunge la spiaggia di Malibù. Ma Santa Monica non offre soltanto una spiaggia bellissima; il centro del paese è davvero molto elegante e curatissimo, pieno di locali di tutti i tipi, notturni e non. Ci sono ristoranti per tutti i gusti, negozi di abbigliamento e molto, molto altro. Non c'è certamente di che annoiarsi a Santa Monica. Altro luogo che merita è la Third Street Promenade, una splendida passeggiata ricavata in un'area pedonale, in cui artisti di strada sfoggiano i propri talenti, dal canto alla pittura, dallo sport alla cultura, oltre alle numerose bancarelle di prodotti di ogni tipo, dagli alimentari all'oggettistica. Il principale collegamento tra Santa Monica e Los Angeles è costituito dalla Santa Monica Freeway e dall'Interstate 10, oltre a una linea ferroviaria che permette di raggiungere LA Downtown in poco più di mezz'ora. Ma a Santa Monica termina anche la celebre Route 66, che la collega a Chicago.

Santa Monica è indubbiamente una delle località più belle di Los Angeles county, e se un giorno doveste visitare LA, una capatina in questo luogo è d'obbligo.

La mia Los Angeles: Venice Beach

di Luca Favaro

Venice Beach è un quartiere della parte ovest della città di Los Angeles, in riva all'oceano, confina a nord con la vicina Santa Monica. Il nome Venice beach deriva dai tanti canaloni che la contraddistinguono, e che la rendono simile alla nostra Venezia, al punto che nei primi del 900 furono piazzate le gondole e relativi gondolieri per trasportare i turisti per il tour attorno alla cittadina. Nei primi del 900 Venice Beach era uno dei luoghi più caratteristici di Los Angeles, probabilmente la  più frequentata dai turisti, ma poi, negli anni 20, la scoperta dei giacimenti petroliferi portò all'insediamento dei pozzi con conseguente inquinamento dei canaloni, che nel corso degli anni scomparirono coperti dall'asfalto e trasformati in strade. Il molo fu poi completamente distrutto da un disastroso incendio, e Venice si trasformò in un quartiere degradato e in mano alla delinquenza. Negli anni 80, l'amministrazione di Los Angeles cominciò una politica di recupero dell'area trasformandola in una zona residenziale molto ambita. Venice è costituita prevalentemente da villette in legno colorate e alcune dalla forma piuttosto insolita e caratteristica. La spiaggia è stupenda e vastissima, oltre a essere passata alla storia come luogo in cui si costituirono niente meno che i Doors. Oggi Venice Beach è una delle mete più turistiche di Los Angeles, per via delle piste ciclabili e pedonali che costeggiano il mare, popolata da una comunità eterogenea dove si mescolano giocatori di hockey a rotelle, bellezze statuarie sui pattini, artisti di strada e seguaci di filosofie orientali che al tramonto meditano di fronte al sole calante. Famosa è la Muscle Beach, la palestra aperta sulla spiaggia dove far sfoggio dei propri muscoli. Come molte altre zone di Los Angeles la spiaggia di Venice è molto popolata e ricca di vivacità anche di notte.

L'abbiamo visitata nel 2016, e devo dire che fino a oggi si tratta di uno dei posti più strani e insoliti mai visti. La passeggiata lungo la spiaggia merita davvero, soprattutto per gli artisti di strada di vario tipo che vi si incontrano, ma devo dire che abbiamo riscontrato nella zona un certo degrado, con la presenza di molti senzatetto, ma soprattutto di individui piuttosto inquietanti che ci hanno fatto provare la sensazione di non essere completamente al sicuro. Tuttavia credo che Venice, proprio per le caratteristiche insolite e l'atmosfera direi quasi lisergica e quell'aria di anarchia che vi si respira, meriti almeno una visita.

La mia Los Angeles

di Luca Favaro

Mi è capitato molto spesso di sentirmi dire: "Los Angeles fa schifo! Non c'è niente da vedere, non capisco cosa la gente ci trovi in un postaccio del genere!" oppure: "A Los Angeles tutto è pericoloso: girare per le strade in macchina, girare a piedi poi lo è ancora di più, dopo le nove di sera tutto è chiuso perché c'è il coprifuoco e le strade si popolano di gang di delinquenti". Oppure ancora: "Sono stato in America e ho visto Los Angeles. Ci sono stato due giorni e sono rimasto deluso. Il centro città è incredibilmente squallido e popolato da barboni,  tanto, tanto degrado. Sono stato anche a Hollywood e francamente non ci ho trovato niente di speciale. Uno schifo! Vuoi mettere New York e San Francisco?"                          Senza nulla togliere alle due sopracitate città, mi permetto di dire una cosa: Los Angeles è una città impossibile da definire in due parole. La prima volta che ci siamo stati io e la mia famiglia, effettivamente al primo impatto non ci aveva particolarmente colpiti. Tra l'altro, arrivati a destinazione alle due di notte, abbiamo alloggiato un paio di notti in un hotel vicinissimo all'aeroporto; Inglewood, una zona piuttosto squallida, peraltro molto malfamata e spesso teatro di episodi di delinquenza, sparatorie, rapine e quant'altro. Se a questo si aggiunge che dopo quasi 24 ore di viaggio di cui 15 passate in volo, atterrati all'aeroporto, ci siamo messi alla ricerca di un taxi dal momento che a quell'ora non avevamo la benché minima idea di dove si trovasse il nostro hotel ed eravamo praticamente distrutti; ebbene il tassista, dopo averci accompagnati in albergo impiegandoci pressapoco quattro minuti dal momento che si trovava praticamente a 200 metri dall'aeroporto, ci ha chiesto ben 20 dollari... Insomma, avrete capito che anche per noi il primo impatto è stato tutt'altro che positivo. Col passare dei giorni, tuttavia, stazionando a casa dei nostri amici che vi vivono, abbiamo cominciato a scoprire un luogo assolutamente straordinario, e alla fine ce ne siamo innamorati al punto da esserci tornati altre due volte, e spesso a sognare di viverci. Los Angeles significa tutto e il contrario di tutto, si tratta di una città molto particolare, formata da tanti luoghi completamente diversi, con una popolazione composta da tantissime etnie che vi convivono più o meno pacificamente. Non c'è un solo quartiere che si assomigli a Los Angeles, per cui non esiste un luogo che la possa pienamente rappresentare: c'è la zona ricca di Beverly Hills, c'è la Downtown, non molto estesa composta dai grattaceli; gli splendidi Glendale, Pasadena, Burbank, Woodland Hills, Tarzana, Calabasas, Studio City, Valley Village, Hollywood (North and South), De Soto, Walnut e molto molto altro. Luoghi talmente diversi, che si ha la sensazione di trovarsi in tante città diverse. Ci sono poi le località marine come Malibù, Santa Monica, Venice Beach. Il territorio di Los Angeles è quasi totalmente immerso nella natura, per cui la wild life è qualcosa di incredibilmente tangibile nella vita quotidiana. Spesso, anche nelle zone residenziali, si possono incontrare animali quali gli opossum , gli scoiattoli, i procioni, i coyote e quant'altro. A Los Angeles, ognuno può trovare una propria dimensione: sei un religioso? Esistono una marea di Chiese di ogni tipo e per ogni credo, Moschee, Sinagoghe. Ami la natura? Ci sono centinaia e centinaia di chilometri di sentieri che si immergono nei boschi, nelle colline, lungo le spiagge. Ami la cultura? Ci sono centinaia di musei di ogni tipo d'arte, dall'antica alla moderna, dalla pop art all'avanguardia. Ami il divertimento? Ci sono una miriade di parchi divertimenti, dagli Universal Studios a Disneyland, e poi parchi per chi ama le montagne russe, parchi acquatici... Vuoi mangiare? Ci sono ristoranti di ogni tipo: Francese, Italiano, Cinese, Tailandese, Messicano, ristoranti per vegetariani o per vegani... Insomma, a Los Angeles è praticamente impossibile annoiarsi. 

Il problema è che molti cercano di identificare Los Angeles con un unico luogo, ma Hollywood da sola, non è Los Angeles, così come non lo è Beverly Hills o qualunque altro quartiere, ma insieme formano il grande puzzle di una città nell'insieme davvero molto affascinante. Los Angeles richiede tempo, bisogna stazionarvi per diversi giorni per poterla apprezzare pienamente, e alla fine, direi che è quasi impossibile non innamorarsene. Pur non nascondendo che, come in tutti i luoghi del mondo, esistono anche dei problemi, quali il traffico per esempio, gli incendi, la siccità, alcuni quartieri in cui è meglio non avventurarsi neanche in pieno giorno, credo che Los Angeles sia davvero una città con molto da offrire dal punto di vista turistico, e a questo aggiungeteci un clima secco, molto soleggiato, con gli inverni miti, il cielo di un azzurro brillante, le strade contornate da palme. Ho deciso quindi di aprire questa rubrica dedicata a Los Angeles, suddividendola in tanti capitoli quanti sono i luoghi che siamo riusciti a visitare e in cui abbiamo stazionato per parecchi giorni. Spero possa essere di vostro gradimento, per me è un modo per rendere omaggio a una delle mie città preferite.

Luca

La mia Los Angeles: Calabasas

di Luca Favaro

Il primo articolo di questa rubrica dedicata a Los Angeles non potrebbe non essere dedicato a quella che è forse la nostra località preferita, in cui vorremmo andare a vivere se riuscissimo un giorno a trasferirci a Los Angeles: Calabasas. Localizzata a ovest della Downtown da cui dista circa mezz'ora di macchina, a sud ovest della San Fernando Valley, Calabasas si trova in mezzo alle colline tra Woodland Hills, Agoura Hills, West Hills, Hidden Hills, oltre le colline ci sono Malibu e Santa Monica, facilmente raggiungibili attraverso il meraviglioso Topanga Canyon in circa mezz'ora. L'area conta circa 24.176 abitanti, mentre il nome Spagnolo Calabasas significa zucca, e proprio in ottobre vi si celebra il Pumpkin Festival, enorme festa in cui si possono trovare un'infinità di bancarelle di vari prodotti, oltre a show esibiti da artisti di strada e gente dello spettacolo. Una festa che dura per quasi tutto il mese che si svolge lungo tutto il centro cittadino.

Ci siamo innamorati di Calabasas in quanto vi si respira un'aria quasi magica; le case e i condomini sono tutti di bassa altezza, dall'aspetto molto signorile e decisamene accattivante. Le colline intorno alla cittadina sono di varia altezza, e ospitano chilometri di percorsi naturalistici con tanto di laghi e cascate per escursioni da sogno. La cittadina in sé è davvero molto verde, tranquilla e perfettamente curata sotto tutti i punti di vista; fontane e decorazioni varie abbelliscono il luogo, la presenza massiccia dello sceriffo garantisce un'ottima sicurezza, la percentuale di criminalità è tra le più basse di tutta Los Angeles. Camminando lungo la strada principale del paese, oltre a respirare un'atmosfera quasi country, si incontrano diversi locali e ristoranti; dai Mc Donalds a ristoranti Italiani e Messicani. La piazza comprende un fantastico centro civico con la grandissima biblioteca, due fornitissimi e grandissimi supermercati, una stupenda libreria su tre piani, negozi di abbigliamento, hotels di vari livelli, scuole, college, complessi sportivi di ogni tipo e tanto altro. Calabasas è una cittadina assolutamente autonoma, un luogo dove notoriamente si trova lavoro, e se si avesse la fortuna di viverci e lavorare in uno dei tanti ambiti offerti dalla zona, si potrebbe tranquillamente vivere anche senza un mezzo di trasporto dal momento che come ho già detto la cittadina offre tutto il necessario per vivere e molto, molto di più. Il paese si trova immerso nel verde, dove il contatto con la natura è tangibile, si possono incontrare anche in pieno giorno tantissimi Scoiattoli, ma anche animali un po' più inquietanti tipo i Coyote per esempio. In genere le abitazioni sono circondate dal verde, con residence incantevoli immersi nella natura e dotati tutti di piscina. Nonostante la vicinanza della Freeway, Calabasas è una cittadina tendenzialmente silenziosa, ma brulicante di vita; al mattino si scorgono diverse persone del luogo che si incontrano per fare colazione all'aperto presso i vari Starbucks o altri locali, oppure lavoratori che si ritrovano prima di cominciare le attività o che si prendono qualche pausa per fumare o bere qualcosa.

Il clima a Calabasas è tra i migliori di tutta la California. La vicinanza all'oceano la rendono calda e secca ma molto ventilata di giorno, mentre di notte i venti freddi provenienti dal mare vengono in parte mitigati dal muro delle colline; in ogni caso se si esce di notte è bene coprirsi con una giacca.

Se un giorno ne avrete la possibilità, consiglio una visita a questo splendido luogo.


Luca Favaro scrittore/ Tutti i diritti riservati
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