IL TEMPO SENZA ORE SHOW

Com'è nato Il tempo senza ore show

Appena uscito il mio primo romanzo Il tempo senza ore, ho seguito l'iter di promozione ormai classico per tutti gli autori: organizzare presentazioni. L' esperienza mi insegna che la classica presentazione con autore e relatore ormai non funziona,  così mi sono prodigato per cercare di inventare qualcosa che solleticasse la curiosità del pubblico, optando per una formula altrettanto classica ma indubbiamente più efficace: presentazione, lettura animata, musica. Nei pressi di casa mia abita l'attore teatrale Lino Pauletto. Avendolo visto all'opera ed essendone rimasto piacevolmente colpito, decisi di contattarlo proponendogli di eseguire una lettura animata di qualche passo del libro durante la presentazione, lasciandogli a tal proposito una copia del romanzo in omaggio. Dopo qualche giorno, Lino mi ricontattò comunicandomi che il libro gli era piaciuto molto, nonché la sua intenzione di lavorarci insieme per ricavarne una lettura. Tutto stava procedendo bene, ma dopo qualche giorno, entrambi consapevoli che una lettura a due voci sarebbe stata più coinvolgente, contattammo un'amica comune: la bravissima Luisa Moratto la quale, da sempre entusiasta del romanzo, accettò. Col passare dei giorni, dopo tagli, aggiunte, ritagli e riaggiunte, realizzammo che stava nascendo un vero e proprio spettacolo che oramai aveva perso le caratteristiche tipiche di una lettura animata, trasformandosi in una vera e propria rappresentazione teatrale. Così, si rese necessario ingaggiare un'altra persona per impersonare la voce narrante; la scelta azzeccatissima cadde sull'altrettanto bravissima Annalisa Bellagamba. A quel punto decisi di inserire qualche canzone che avrei suonato e cantato personalmente con la chitarra. Tuttavia, dopo un paio di giorni, decisi di contattare il "mio fratello" Massimo Toffoli, chiedendogli se non fosse per caso interessato a duettare con me, consapevole che, data l'affinità e il rapporto d'amicizia che ci lega, il risultato non avrebbe potuto essere deludente; infatti la sua risposta fu entusiasta al punto che decise di coinvolgere anche un chitarrista, cioè l'amico Francesco Maschio, e la pianista Maria Feltrin. Il primo cast era al completo. Ci dedicammo tutti alla creazione dello spettacolo, non senza difficoltà. Sì, perché devo dire che lavorarci è stato certamente molto bello e arricchente dal punto di vista personale, ma anche molto difficile e impegnativo; concentrare 228 pagine di romanzo in un'ora e mezza di spettacolo fu tutt'altro che semplice, anche perché scoprii che nel libro avevo inserito tanti aspetti molto interessanti, ma era materialmente impossibile includerli tutti nello spettacolo. Così cominciammo a tagliare diverse parti, qualche volta entrando in disaccordo, perché ognuno di noi avrebbe voluto proporre aspetti e aneddoti diversi. Oltretutto lo spettacolo costituiva una novità per tutti; sia Luisa che Lino erano abituati a recitare in ambito comico, sapendo che la gente apprezzava molto quel genere di spettacolo, quindi a tutto ciò si aggiunse il dubbio di quale sarebbe stata la reazione del pubblico. La risposta non tardò ad arrivare: la prima esibizione a Pero di Breda di Piave riscosse davvero un grande successo, rispondendo ampiamente ai nostri dubbi e ripagandoci notevolmente delle nostre fatiche. Purtroppo però, si sa, in ogni cammino si incontrano ostacoli: Luisa decise di lasciare per motivi personali. Trovare una degna sostituzione non fu per niente semplice; Luisa si era rivelata un'attrice di un certo spessore, in sintonia coi personaggi che in buona parte erano anche una sua creazione. Dopo un periodo di ricerca, riuscimmo a contattare la splendida            Paola Storini, attrice con un curriculum non indifferente e dall'impronta decisamente professionale, supportata dal marito e coreografo Enrico Facchini. Dal punto di vista delle musiche invece, il suono è stato arricchito dal violino di mia figlia Giulia Favaro, nonché la cantante lirica Michela Sordon. Ma la compagnia Il tempo non si esaurisce certo qui. Abbiamo reclutato anche un grandissimo mixerista, ovvero Denis Giacomin, bravissimo, abilissimo al mixer e nel curare particolarmente la scenografia; il gioco di luci che vedete nelle foto, è suo. A quel punto il cast era di nuovo al completo, e con entusiasmo, dopo diverse prove e diversi ritocchi di copione che hanno portato alla formazione attuale dello spettacolo, siamo partiti in tournée esordendo questa volta a Roncade, il 20 settembre, raggiungendo un successo a dir poco strepitoso, ma ancora più successo abbiamo ottenuto a Vazzola il 14 ottobre. Il tempo senza ore Show sta procedendo davvero molto bene. Oltre allo scopo di pubblicizzare l'omonimo libro, lo spettacolo si prefigge anche l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione in merito a una malattia di cui si parla molto ma che rimane per molti versi un mistero: l'Alzheimer. Chiaramente, rispetto al libro, la storia è stata ritoccata e i personaggi modificati al fine di adattarli agli attori ma il senso comunque è reso perfettamente, e qui mi sento di fare un applauso ai bravissimi attori, che sono riusciti a generare uno spettacolo davvero emozionante, tuttavia molto scorrevole e capace anche di strappare un sorriso in alcuni momenti. Molti tra il pubblico si sono commossi fino alle lacrime, e il connubio spettacolo-musica si sta rivelando azzeccatissimo. Tutto si può dire di Il tempo senza ore show, meno che sia uno spettacolo noioso.

Potete trovare le date delle prossime esibizioni sulla pagina principale di questo sito. Molte altre sono ancora in via di definizione e vi saranno comunicate appena possibile.

Luca Favaro scrittore/ Tutti i diritti riservati
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