RECENSIONI MUSICA.

Deep Purple In Rock

Deep Purple - 1970

I Deep Purple sono da sempre una delle mie band preferite. Si tratta di un amore nato nell'adolescenza, che non ha mai cessato di esistere anche in età adulta. Certo, da adolescenti si amano certi tipi di sonorità per una sorta di desiderio di ribellione che ci si porta dentro ma che cede all'impulso di esplodere. Adesso, in età per così dire matura, si apprezzano la qualità della musica, la raffinatezza e il talento dei musicisti. I Deep Purple, c'è poco da fare; che piacciano o no sono sempre stati dotati di un talento formidabile, per non parlare poi dell'abilità tecnica di ogni singolo musicista. La formazione di questo disco è quella storica, cioè il Mark II: Ian Gillan alla voce, Ritchie Blackmore alla chitarra, Jon Lord alle tastiere, Roger Glover al basso e Ian Paice alla batteria. Cinque musicisti a dir poco straordinari. Il gruppo stava uscendo da una fase piuttosto difficile, dopo aver prodotto tre dischi che non erano riusciti a farli brillare nel panorama musicale dell'epoca, forse a causa della mancanza di una direzione più precisa, Blackmore decide di estromettere il cantante Rod Evans e il bassista Nick Simper, sostituendoli con Ian Gillan e Roger Glover. Pieni di debiti, e sull'orlo del fallimento, dopo un breve esperimento del concerto con l'orchestra, i cinque si mettono al lavoro per produrre il loro quarto album in studio, con uno scopo: sfondare o morire. Una sorta di rabbia e frustrazione sembra pervadere il gruppo, che per sopravvivere tira fuori unghie e denti partorendo un disco che è una vera e propria scarica di pura adrenalina. Deep Purple In rock, è considerato a tutti gli effetti, insieme al secondo dei Led Zeppelin, e al primo dei Black Sabbath, la bibbia del rock duro, portando in sé le radici di quello che da lì a breve sarebbe diventato Heavy Metal. Già la mitica copertina ai tempi aveva fatto colpo sul pubblico e sulla critica: le facce dei cinque musicisti scolpite sul monte Rushmore nel Sud Dakota, al posto di quelle dei quattro presidenti Americani. Il titolo Deep Purple In rock ha un duplice significato: il riferimento alla copertina con le facce del gruppo scolpite sulla roccia, e l'immersione totale del gruppo in un rock duro, dal suono grezzo e primordiale, istintivo ma non privo della raffinatezza tipica della band donata dall'abilità tecnica di ogni singolo musicista. L'apertura, che verrà inspiegabilmente tagliata nella versione Americana, è un vero e proprio pugno sullo stomaco; affidata alla chitarra distorta di Blackmore, con l'appoggio di basso, batteria e organo, sembra una contorsione in un girone infernale. Sfuma improvvisamente lasciando posto all'organo dal suono pacato, raccolto, dal sapore vagamente liturgico, ed ecco che improvvisamente parte la fulminea Speed King, un rock tiratissimo che corre veloce mentre Gillan, con una prova vocale eccellente, urla una serie di frasi concitate, gli strumenti  fanno da contorno con il suono graffiante di chitarra e tastiere distorte disegnando il riff che accompagna il ritornello, per sfumare momentaneamente negli assoli alternati di chitarra e tastiere che intavolano un vero e proprio dialogo. Poi tutto riparte verso una folle corsa che si protrae fino  alla fine. Il secondo pezzo Bloodsucker non è certo da meno. La corsa rallenta, ma la voce di Gillan si fa ancora più graffiante, con ogni verso che termina con l'urlato No, no, no, introducendo il famoso riff portato avanti da chitarra, basso e tastiere, il tutto sottolineato dalle potenti rullate di Paice. La canzone, dopo aver offerto la classica alternanza di assoli tra Blackmore e Lord, sfuma tra le grida di Gillan e lascia spazio alla famosissima Child in time. Che dire di questo pezzo-capolavoro? Si tratta di un lento dal riff diventato celebre, un ritmo puramente blues su cui Gillan ricama un testo commuovente cantato con passione e trasporto, a cui fa seguito un crescendo sonoro sempre più alto fino a lanciare il singer nei suoi mitici acuti che hanno fatto storia. Le urla di Gillan, che troveranno pieno compimento nella versione live contenuta nel celeberrimo Made in Japan, diventeranno famose perché, combinate con l'amplificazione, raggiungeranno i 120 decibel. Il resto della canzone è costituito da uno degli assoli di chitarra più belli della storia del rock. il pezzo è  una vera e propria sinfonia rock. Se la prima parte si chiude lasciando l'ascoltatore in preda a un probabile stordimento, la seconda non è certo da meno. Flight of the rat, caratterizzato da un riff molto semplice quanto efficace, è un hard rock tiratissimo, simile a una folle e inarrestabile corsa dalle atmosfere a tratti allucinate, sulla quale Gillan canta con un velo di sfrontatezza. Anche qui tastiere e chitarre si alternano, intrecciandosi, dividendosi, stoppando e riprendendo, facendo sfociare il tutto in un assolo di batteria del grande Paice, che chiude arrestando la fuga. I due pezzi seguenti, considerati più dei riempitivi, sono; Into the fire, con un riff ideato da Glover, un po' macchinoso e poco spontaneo così come risulta il ritmo decisamente più lento, e Living Wreck dal riff orecchiabile e accattivante arricchito dall'assolo di Jon Lord. Due pezzi nel complesso un po' più tranquilli, quasi come per concedere all'ascoltatore un attimo di tregua prima di introdurre la famosissima Hard Lovin' Man; una vera e propria cavalcata rock, con tanto di atmosfere a tratti orientaleggianti e durissime contorsioni chitarristiche, atmosfere taglienti e allucinanti: tutto sfuma in un rombo di chitarra che richiama seppur in minima parte il frastuono iniziale.

Quando uscì In Rock, molti critici dichiararono che "nessuno prima d'ora, aveva mai osato suonare così duro". Per i Deep Purple comincia la strada del successo planetario, dei vertici delle classifiche, della Purplemania, delle interminabili e snervanti tournée mondiali. Si apre per loro un lungo sentiero che li porterà a piazzarsi nelle posizioni più alte, tra le leggende del rock.

Un disco da avere, ascoltare, riascoltare e riscoprire.

Luca Favaro scrittore/ Tutti i diritti riservati
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